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07-01-2014
Cannabis e trattamenti terapeutici: l’ormone pregnenolone protegge il cervello dagli effetti del THC
Fonte: Science
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Titolo originale e autori: Vallée M, Vitiello S, Bellocchio L et al. Pregnenolone Can Protect the Brain from Cannabis Intoxication, Science 3 January 2014: Vol. 343 no. 6166 pp. 94-98 -


Il pregnenolone, un ormone steroideo prodotto dal cervello, agirebbe da difesa naturale contro gli effetti tossici della cannabis, secondo quando riportato in uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Science. Oltre 20 milioni di persone nel mondo risultano essere dipendenti da cannabis. Negli ultimi anni, l’uso di tale sostanza è divenuta una delle principali motivazioni per cui ci si rivolge ai centri per le dipendenze. Sviluppare trattamenti efficaci è divenuto pertanto una priorità nel mondo della ricerca scientifica. Lo studio condotto dall’Istituto Nazionale della Salute e dalla Ricerca Medica francese (INSERM) ha evidenziato l'importanza del ruolo del pregnenolone - ormone fino ad oggi considerato attivo solamente nella biosintesi di ormoni quali progesterone, mineralcorticoidi, glucocorticoidi, androgeni ed estrogeni – nel contrastare gli effetti di sovrastimolazione dei recettori cannabinoidi CB1, da parte del THC, il principio attivo della cannabis.
Quando alte dosi di THC attivano il recettore CB1, viene al contempo innescato anche il processo di sintesi del pregnenolone, il quale riduce gli effetti del THC ed in particolare, a livello neurobiologico, della dopamina, neurotrasmettitore il cui rilascio eccessivo determina lo stato di dipendenza. Nasce quindi da questo processo l’importanza del pregnenolone quale "freno" nei confronti del THC e “protettore” dagli effetti negativi della cannabis, ad esempio perdita di memoria, appetito e, in generale, deficienze cognitive.
Pur necessitando ulteriori studi con quantità più elevate di THC e sull’impossibilità di utilizzare tale ormone allo stato puro per i trattamenti, questa scoperta potrebbe comportare un enorme passo in avanti nel combattere la dipendenza da cannabis. "Sono stati sviluppati – specifica il Dott. Piazza del team di ricerca INSERM – derivati del pregnenolone che vengono assorbiti bene e risultano stabili e che possono quindi essere sperimentati per elaborare il primo trattamento farmacologico per la dipendenza da cannabis”.


Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: www.dronet.org
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