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29-08-2013
Cannabis non è una droga “sicura”, ulteriore conferma dalle evidenze scientifiche
Fonte: Neuropharmacology
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Titolo originale e autori: Hurd YL, Michaelides M, Miller ML, Jutras-Aswad D. Trajectory of adolescent cannabis use on addiction vulnerability. Neuropharmacology. 2013 Aug 14. pii: S0028-3908(13)00345-6. doi: 10.1016/j.neuropharm.2013.07.028. -


Il cervello degli adolescenti ha uno sviluppo dinamico che lo rende vulnerabile a determinati fattori ambientali, come l’esposizione alle droghe. Fra le sostanze illecite, la cannabis è la più utilizzata dai giovani in quanto spesso percepita come poco dannosa. Lo studio effettuato dalle Università di Montreal e di New York mira a fornire una panoramica sui dati relativi all'esposizione alla cannabis da parte di adolescenti e sui fattori che costituiscono un rischio per l’eventuale dipendenza. I ricercatori hanno effettuato una revisione di oltre 120 studi analizzando diversi aspetti del rapporto tra cannabis e cervello adolescente come la biologia del cervello, le reazioni chimiche che avvengono a livello neurologico, l'influenza della genetica e i fattori ambientali, oltre agli studi che considerano la cannabis come una “droga di passaggio” verso altre sostanze psicoattive.
Dalla revisione emerge ripetutamente l'associazione tra uso di cannabis e la successiva dipendenza da altre droghe e psicosi. Tanto più precoce è l’esposizione alla sostanza, tanto peggiori risultano essere gli effetti sulla salute mentale, sui traguardi educativi, sulla delinquenza e sulla capacità di conformarsi al ruolo adulto. Circa uno su quattro degli adolescenti che utilizzano cannabis sembra inoltre sviluppare una dipendenza, dato che suggerisce come fattori genetici e comportamentali (ad esempio la frequenza di uso di cannabis e l'età di inizio) influiscano sulle probabilità che l’uso di tale sostanza continui. Anche alcuni fattori psicologici risultano coinvolti: gli individui che sviluppano una dipendenza da cannabis generalmente riportano un temperamento caratterizzato da sentimenti negativi, aggressività e impulsività, fin dalla tenera età. Alcuni di questi tratti sono spesso esacerbati da anni di uso di cannabis, il che suggerisce come gli utilizzatori rimangano intrappolati in un circolo vizioso di auto-medicazione, che a sua volta diventa dipendenza.
I ricercatori sottolineano in conclusione come, pur risultando necessari ulteriori studi scientifici per comprendere l'impatto a lungo termine dell’esposizione adolescenziale alla cannabis sul cervello e sul comportamento, le evidenze attuali ribadiscono come la natura del cervello degli adolescenti renda i giovani che utilizzano cannabis particolarmente a rischio di sviluppare una dipendenza e ad effetti per la salute e comportamentali, negativi a lungo termine.

Altre informazioni sugli effetti che la cannabis provoca sull’organismo sono disponibili sul portale nazionale istituzionale del Dipartimento Politiche Antidroga.


Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: www.dronet.org
Email: info@dronet.org
 

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