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11-07-2012
Gioco d'azzardo patologico: una revisione sistematica degli aspetti neurobiologici
Fonte: Harvard Review of Psychiatry
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Titolo originale e autori: Conversano C, Marazziti D, Carmassi C, et al. Pathological gambling: a systematic review of biochemical, neuroimaging, and neuropsychological findings. Harv Rev Psychiatry. 2012 May;20(3):130-48.-


Al fine di sviluppare efficaci strategie di trattamento è necessaria una comprensione più profonda dei correlati biologici del gioco d'azzardo patologico (gambling). Lo sostengono Conversano e colleghi dell’Università di Pisa, autori di una recente revisione sistematica della letteratura scientifica sui principali aspetti neurobiologici del gambling patologico, pubblicata sulla rivista Harvard Review of Psychiatry.
Dall’analisi degli studi disponibili è emerso che dal punto di vista biochimico, l’alterazione del sistema dopaminergico sembra giocare un ruolo importante durante l’instaurarsi del gioco patologico. Attraverso studi di neuroimmagine funzionale su giocatori d’azzardo durante la visione di filmati sul gambling, sono state inoltre osservate anomalie ricorrenti nell’attivazione dei lobi frontali e dei circuiti neurali subcorticali-corticali che proiettano alla corteccia frontale, insieme a una diminuita attivazione della corteccia orbitofrontale e della corteccia prefrontale ventro-mediale. Dalla valutazione neuropsicologica è emerso che il funzionamento neuropsicologico dei giocatori patologici è simile a quello di soggetti con danno neurologico del lobo frontale e con disturbi da uso di droghe. Questi ultimi studi suggeriscono per i gamblers una compromissione dei processi decisionali, che li porta a trascurare o ignorare le conseguenze negative della ricompensa immediata (ottenuta attraverso il gioco d’azzardo), e anche a credenze erronee, che li portano a sopravvalutare le reali possibilità di vincita.
Tuttavia, ad oggi mancano ancora risultati neurobiologici definitivi sullo studio di questa patologia e l’attuale trattamento farmacologico del gioco d’azzardo è stato guidato dalle analogie dei disturbi da gioco patologico con la tossicodipendenza e i disturbi dello spettro ossessivo-compulsivo o altre condizioni di comorbidità psichiatrica. In conclusione, secondo gli autori, una migliore comprensione della fisiopatologia e del trattamento mirato del gamblig patologico richiede ulteriori studi che coinvolgano gruppi omogenei di pazienti non consumatori di sostanze psicotrope.
Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
 

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