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07-06-2007 Magic mushrooms: il “dilemma” dei funghetti allucinogeni nell'era di internet; EMCDDA lancia allarme
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Fonte: EMCDDA
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“Come regolamentare efficacemente il complesso gruppo dei cosiddetti prodotti naturali? Come applicare controlli quando queste sostanze vengono promosse e vendute a livello globale attraverso internet? Che cosa può essere fatto quando a seguito di misure restrittive i distributori cambiano strategie commerciali e propongono prodotti diversificati, ancora più dannosi dei precedenti?” E' questo il dilemma che sta tormentando i legislatori e chi deve fronteggiare il traffico di droghe nell'era di internet, come ha confessato oggi il direttore EMCDDA Wolfang Gotz in occasione della pubblicazione del n. 15 di Drugs in Focus dedicato ai funghi allucinogeni. Caso studio rappresentativo dei trend emergenti secondo EMCDDA, i “magic mushrooms” crescono naturalmente in alcune regioni europee, ma qualche tipologia utilizzata per le sue proprietà psicoattive viene coltivata. Si contano più di 100 specie di funghi con proprietà allucinogene: la maggior parte di esse contiene psylocibin e psilocin (o psilotsin) quali principi attivi responsabili degli effetti allucinogeni (distorsione delle sensazioni, alterazione dell'umore, alterazione dei processi di pensiero). Psylocibin e psilocin sono “sotto controllo” dal 1971, anno della Convenzione ONU sulle sostanze psicotrope, ma alcuni paesi hanno mostrato da subito incertezza nella classificazione dei funghi e la confusione è stata ulteriormente alimentata dai rivenditori. Nei paesi in cui l'introduzione di leggi particolarmente restrittive ha aiutato a prevenire la diffusione di queste sostanze, i distributori si sono orientati ad “alternative legali” commerciando alcune specie di Amanita (A. muscaria e A. pantherina), che hanno elevata tossicità rispetto ai funghetti tradizionali e possono causare fatale avvelenamento. Negli anni '90 la vendita dei funghi allucinogeni avveniva principalmente in Olanda e nel Regno Unito nei cosiddetti “smart shops”. Oggi queste sostanze vengono vendute su internet. L'EMCDDA ha identificato a oggi un totale di 39 negozi online che vendono prodotti a base di funghi allucinogeni: la maggior parte di essi (82%) hanno sede in Olanda, gli altri in Austria, Germania, Danimarca e Polonia; molti siti sono multilingue e offrono opzioni di shipping internazionale per servire consumatori di tutto il mondo; alcuni informano sulla pericolosità dell'uso di questi prodotti in associazione con farmaci, alcol o altre droghe, ma uno su tre (33%) non dà informazioni sui pericoli dell'induzione di stati di allucinazione in soggetti che già soffrono ad esempio di depressione o psicosi; solo la metà informa sui dosaggi e sull'uso “sicuro” del prodotto. Un rapporto EMCDDA sui funghi allucinogeni è stato pubblicato nel giugno 2006 (“Hallucinogenic mushrooms: an emerging trend case study”), primo di una serie di volumi all'interno di un progetto pilota finalizzato ad aiutare nella detezione, tracciamento e comprensione dei nuovi trend delle droghe in Europa (European Perspectives on Drugs / E-POD). |
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Redattore: Staff Dronet
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