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APPROFONDIMENTI PER OPERATORI
 
  • Che cosa è la cocaina?
  • Che cosa è il "“crack”?"
  • Quanto sono usati il “crack” e la cocaina in Italia?
  • Quanto è usata la cocaina negli Stati Uniti?
  • Come si manifestano gli effetti della cocaina?
  • Quali sono gli effetti a breve termine dell'abuso della cocaina?
  • Quali sono gli effetti della cocaina a lungo termine?
  • Quali sono le complicazioni mediche che derivano dall'abuso di cocaina?
  • Coloro che abusano di cocaina corrono grossi rischi di contrarre il virus dell’HIV, o l’AIDS, o l’epatite B e C?
  • Quali sono le conseguenze dell'uso di cocaina nelle donne gravide?
  • Quali trattamenti efficaci sono disponibili per coloro che abusano di cocaina?
  • Glossario
  • Bibliografia
  • Che cosa è la cocaina? top
    La cocaina è una sostanza stimolante che dà dipendenza e che colpisce direttamente il cervello. La cocaina è stata chiamata “la droga degli anni ottanta e novanta” a causa del suo uso tanto di moda in quegli anni. Tuttavia, la cocaina non è una droga nuova. In realtà, è una delle droghe più antiche. La sostanza chimica pura, il cloridrato di cocaina, si utilizza da più di 100 anni, mentre le foglie della coca si sono masticate per migliaia d’anni.
    A metà del diciannovesimo secolo, si estrasse per la prima volta la cocaina pura dalla foglia della pianta “Erythroxylon” che cresce principalmente in Perù e Bolivia. Agli inizi del ventesimo secolo, la cocaina divenne l'ingrediente principale nella maggioranza dei tonici ed “elisir” che furono creati come cura per trattare numerose malattie. Attualmente la cocaina è una droga di categoria II in America, poiché può essere somministrata sotto stretto controllo medico per usi specialistici, come anestetico locale per certi tipi d’interventi agli occhi, alle orecchie e gola, consapevoli però del suo alto potenziale d’abuso.
    Ci sono essenzialmente due forme chimiche della cocaina: il sale cloridrato e i cristalli di cocaina ("freebase"). Il sale cloridrato, o la forma in polvere della cocaina, si dissolve nell'acqua, e quando si utilizza, può essere assunta per via endovenosa, o inalata. Il "freebase" si riferisce ad un composto che non è stato neutralizzato con acido per produrre sale cloridrato. La forma "freebase" della cocaina si può fumare.
    Solitamente la cocaina si vende per strada sotto forma di polvere bianca, fine e cristallina che si conosce come "coke" o coca, "C", "snow" (neve), "flake" (fiocco), o "blow" (soffio). Generalmente i trafficanti la mescolano con altre sostanze, come maizena, talco e/o zucchero; o con certe droghe come la procaina, un'anestetico locale di composizione chimica simile; o con altri stimolanti, come le amfetamine.
    Che cosa è il "“crack”?" top
    “crack” è il nome in gergo che viene dato ai cristalli di cocaina ottenuti processando la cocaina in polvere per trasformarla in una sostanza che si possa fumare. Il termine "“crack”" si riferisce al suono scricchiolante che si ascolta quando si fuma questo miscuglio. La cocaina "“crack”" si processa con ammoniaca o bicarbonato di sodio ed acqua, ed è scaldata per eliminare il cloridrato.
    Dato che il "“crack”" si fuma, l'assuntore sente euforia in meno di dieci secondi. Grazie all'effetto d’euforia tanto rapido, quasi immediato, che produce questa droga, essa diventò molto popolare negli anni ottanta. Un'altra ragione per la sua popolarità è che non costa molto né lavorarla né comprarla.
    Quanto sono usati il “crack” e la cocaina in Italia? top
    Il “crack” è una sostanza ancora non molto utilizzata in Italia. Per quanto riguarda la cocaina la situazione è invece meno chiara. Il numero di segnalazioni per possesso è aumentato di anno in anno, come la percentuale delle persone in cerca di trattamento che dichiarano di utilizzare la cocaina come sostanza primaria. E’ aumentato anche l’uso di cocaina come sostanza secondaria. Tuttavia la percentuale di persone in trattamento all’interno dei Ser.T che usa cocaina è molto bassa.
    Sia gli studi ESPAD che i dati del Ministero della Difesa mostrano che la cocaina è una delle sostanze di cui si fa maggior uso. Nel 2000 la crescita dell’uso nella popolazione in età scolastica è stata relativamente bassa. I dati indicano che il livello generale d’uso sta aumentando sebbene questo non si sia ancora completamente riflesso nella domanda di trattamento.
    La quantità di cocaina sequestrata è variata negli ultimi cinque anni, ma è rimasta relativamente stabile intorno ai 2,5 kg per anno. Dal 1993 è la sostanza più sequestrata anche se erroneamente si tende a pensare sia invece l’eroina. Non è chiaro se questo rifletta un maggiore lavoro di polizia o una più alta domanda di cocaina e un conseguente incremento nel traffico di tale stupefacente.
    Altri indicatori indiretti, come le chiamate a servizi (es. Drogatel) indicano una più alta percentuale di richieste di aiuto legate all’utilizzo di questa sostanza, rispetto ad altre droghe. Sembra anche che l’uso di cocaina sia maggiormente esteso “geograficamente” nella Nazione.
    Quanto è usata la cocaina negli Stati Uniti? top
    Secondo il sondaggio del National Household Survey on Drug Abuse (NHSDA) del 1997, si stima che circa 1.5 milioni d’americani, lo 0.7% della popolazione dai 12 anni d’età in avanti, hanno usato cocaina in quell'anno. Queste cifre non sono cambiate molto dal 1992, malgrado siano scese drammaticamente se paragonate coi 5.7 milioni di tossicodipendenti, 3% della popolazione che esisteva nel 1985. Sulla base di dati supplementari che includono gli utenti non inclusi nel NHSDA, l'Office of National Drug Control Policy stima che il numero di consumatori di cocaina cronici sia dell’ordine di 3,6 milioni.
    Gli adulti da 18 a 25 anni usano la cocaina più di ogni altro gruppo in termini d’età. In generale, gli uomini usano la cocaina più delle donne. Inoltre, secondo uno studio del 1997 della NHSDA, la proporzione dell'uso è di 1.4% tra gli afroamericani, 0.8% tra gli ispanici, e 0.6% tra gli anglosassoni.
    Il “crack” e la cocaina continuano a rappresentare un problema grave negli Stati Uniti. Il NHSDA ha stimato che il numero di utenti correnti di “crack” era di circa 604.000 nel 1997, senza variazione di rilievo dal 1988. Nel 1998 il sondaggio “Monitoring the Future” (che annualmente analizza gli atteggiamenti degli adolescenti e l'uso di droghe), informa che l'uso di “crack” tanto quello dell'anno precedente come quello di tutta la vita, aumentò nel gruppo di bambini dell’ottava classe, arrivando alla cifra più alta dal 1991 che fu il primo anno per il quale si tiene cifre per questo gruppo. La percentuale d’alunni dell'ottava classe che affermano di avere provato per lo meno il "“crack”" una volta nella vita, è aumentata da un 2.7% nel 1997 ad un 3.2% nel 1998. Anche l'uso di "“crack”" durante l'anno precedente è aumentato leggermente in questo gruppo, malgrado non ci fossero cambiamenti nelle altre classi.
    I dati dal Drug Abuse Waming Network (DAWN) indicavano che le visite al reparto di emergenza per problemi associati all’uso di “crack” erano aumentate del 78% tra il 1990 ed il 1994, e il numero era uguale tra il 1994 ed il 1996, con 152.433 episodi di questo tipo segnalato per l’anno 1996.
    Come si manifestano gli effetti della cocaina? top
    Sono stati realizzati molti studi per tentare di capire la forma in cui la cocaina produce gli effetti piacevoli e la ragione per la quale crea dipendenza. Essa produce delle modificazioni sulle strutture profonde del cervello. Gli scienziati hanno scoperto che quando si stimolano certe regioni del cervello si producono sensazione di piacere. Uno dei sistemi neurali che sembra essere più indicato per la cocaina nasce in una regione molto profonda del cervello chiamata area ventrale del tegmento (AVT). Le cellule nervose che nascono nell'AVT si estendono alla regione del cervello conosciuta come "nucleus accumbens", una delle aree chiave del cervello associata al piacere. Per esempio, in studi con animali, tutto quello che produce piacere, come l'acqua, il cibo, il sesso, e molte droghe che danno assuefazione, aumenta l'attività nel "nucleus accumbens."
    I ricercatori hanno scoperto che quando si sta realizzando un atto di piacere, i neuroni nell'AVT aumentano la quantità di secrezione della dopamina nel "nucleus accumbens". Nel processo normale di comunicazione, un neurone secerne dopamina dentro la sinapsi, piccola apertura tra due neuroni, dove si lega con proteine specifiche, chiamate recettori di dopamina, nel neurone adiacente e pertanto invia un segnale a quel neurone. Le droghe d’abuso possono interferire con questo normale processo di comunicazione. Per esempio, gli scienziati hanno scoperto che la cocaina blocca l'eliminazione della dopamina della sinapsi, cosa che causa un'accumulazione della stessa. Quest’accumulo di dopamina causa una stimolazione continua dei neuroni riceventi, e probabilmente questo produce l'euforia che descrivono gli utilizzatori di cocaina.
    Spesso l'abuso continuo della cocaina produce tolleranza. Questo significa che il cervello ha bisogno di una dose ogni volta maggiore e in tempi più brevi per ottenere lo stesso livello di piacere provato durante l’uso iniziale. D’accordo con studi recenti, per periodi d’astinenza dell'uso della cocaina, il ricordo dell'euforia associato col suo uso o solamente riferimenti alla droga, può causare un desiderio incontrollabile di usarla e la recidività nell'uso della stessa ancora dopo lunghi periodi d’astinenza.
    Quali sono gli effetti a breve termine dell'abuso della cocaina? top
    Gli effetti della cocaina si presentano quasi immediatamente dopo il suo utilizzo e spariscono nel giro di minuti od ore. Generalmente quelli che usano la cocaina in piccole quantità, fino a 100 mg., si sentono euforici, energici, ciarlieri e più vigili mentalmente, particolarmente in relazione alle sensazioni della vista, dell'udito e del tatto. Ancora, la cocaina può diminuire temporaneamente i desideri di mangiare e dormire. Alcuni assuntori ritengono che la droga li aiuti a realizzare alcuni compiti fisici ed intellettuali in maniera più rapida; tuttavia, ad altri produce l'effetto opposto.
    Gli effetti fisiologici di breve termine che produce la cocaina sono: contrazione dei vasi sanguigni, dilatazione delle pupille, e aumento nella temperatura corporea, del ritmo cardiaco e della tensione arteriosa. L’utilizzo in forti quantità può portare anche ad un comportamento più stravagante, trasgressivo e violento. Gli assuntori possono sperimentare tremori, vertigini, spasmi muscolari, paranoia e, se la dose è eccessiva, una reazione tossica molto simile all'avvelenamento per amfetamina. Alcuni utilizzatori affermano che si sentono inquieti, irritabili e soffrono d’ansia. In alcune rare occasioni, la morte istantanea può avvenire quando si usa per la prima volta la cocaina. Le morti causate dalla cocaina normalmente dipendono da arresto cardiaco o convulsioni seguite da arresto respiratorio.
    Quali sono gli effetti della cocaina a lungo termine? top
    La cocaina è una droga che dà forte dipendenza. Una volta che un individuo prova la cocaina gli è molto difficile predire o controllare in che modo continuerà ad usarla. Si crede che gli effetti d’assuefazione e stimolanti della cocaina siano principalmente il risultato della sua abilità di inibire il riassorbimento della dopamina da parte delle cellule nervose. Il cervello emette la dopamina come un sistema di gratificazione, e la stessa è direttamente o indirettamente in relazione alla capacità di indurre dipendenza di tutte le principali sostanze d’abuso.
    Quando la cocaina è utilizzata ripetutamente ed in dosi crescenti, può condurre ad uno stato d’irritabilità, inquietudine e paranoia. Questo può causare episodi di psicosi paranoide in cui l'individuo perde il senso della realtà e soffre d’allucinazioni uditive.
    Quali sono le complicazioni mediche che derivano dall'abuso di cocaina? top
    C'è una quantità enorme di complicazioni mediche associate con l'abuso di cocaina. Tra le più frequenti si trovano i problemi cardiovascolari, come irregolarità nel battito cardiaco ed attacchi di cuore; i problemi respiratori che causano dolori del petto e arresti respiratori; gli effetti neurologici che producono le embolie, convulsioni e mal di testa; le complicazioni gastrointestinali che causano dolori addominali e nausee.
    Vari tipi d’attacchi di cuore sono stati associati all'uso della cocaina. Si sa che questa droga causa aritmie (fibrillazione ventricolare); accelera i battiti del cuore e la respirazione; aumenta la tensione arteriosa e la temperatura del corpo. I sintomi fisici possono includere vista annebbiata, dolore al petto, febbre, spasmi muscolari e agitazione.
    Le reazioni avverse all'uso della cocaina dipendono dalle modalità di assunzione. Per esempio, quando s’inala regolarmente si può avere perdita del senso dell'olfatto, emorragie nasali, problemi di deglutizione, raucedine e irritazione generale del setto nasale, cosa che può produrre una condizione cronica d’infiammazione e secrezione del naso. Quando s’ingerisce la cocaina può causare cancrena negli intestini perché riduce il flusso del sangue. Inoltre, le persone che se la iniettano, hanno tracce di punture o "tracks", solitamente negli avambracci. Ancora, coloro che l'assumono per via endovenosa possono sperimentare reazioni allergiche, alla droga o ad alcune delle componenti che si aggregano alla cocaina nel taglio, ed a volte queste reazioni possono provocare la morte. La cocaina tende a ridurre il consumo d’alimenti, pertanto, l'uso abituale causa perdita d’appetito, di peso e malnutrizione.
    Le ricerche hanno dimostrato che esiste potenzialmente un'interazione pericolosa tra la cocaina e l'alcool. Quando si usano congiuntamente, l'organismo li trasforma in etilene di cocaina. L'effetto dell'etilene di cocaina nel cervello è più lungo e più tossico che quando si usa da sola la droga. Benché sia necessario intensificare la ricerca, si deve iniziare a prendere in considerazione l’ipotesi che molte delle morti causate dalle droghe, sono dovute ad una combinazione di cocaina e alcool.
    Coloro che abusano di cocaina corrono grossi rischi di contrarre il virus dell’HIV, o l’AIDS, o l’epatite B e C? top
    Sì, i consumatori abituali di cocaina, in particolare coloro che se la iniettano, hanno un rischio maggiore di contrarre malattie infettive, come quella del virus HIV o dell’AIDS, e l'epatite. Infatti, l'uso di droghe illecite, incluso il "“crack”", è diventato uno dei principali fattori di rischio per nuovi casi di infezione da HIV. La propagazione dell’HIV correlata all'uso di droghe, è dovuta alla trasmissione del virus a causa della condivisione di aghi ed altri oggetti. Si trasmette anche indirettamente, per esempio, quando una madre infetta con HIV trasmette il virus al figlio durante la gravidanza. Questo è particolarmente allarmante se si considera che le donne costituiscono un 60% dei nuovi casi di AIDS. Gli studi dimostrano che l'uso di droghe interferisce anche con il giudizio nel determinare i rischi che si possono presentare e, pertanto, gli utenti tendono a non prendere precauzioni quando hanno relazioni sessuali, a condividere aghi ed altri strumenti per iniettarsi ed allo scambio di sesso per droghe, tanto tra uomini come con donne.
    Si sta vedendo anche un aumento di casi di epatite C tra i tossicodipendenti che s’iniettano la sostanza. Le stime attuali indicano che la percentuale di infezione in questa parte della popolazione è attorno ad un 65/90 percento. Per il momento non esiste un vaccino per il virus dell'epatite C, e l'unico trattamento disponibile è molto costoso, ha poco successo e, in molti casi, ha effetti secondari molto seri.
    Quali sono le conseguenze dell'uso di cocaina nelle donne gravide? top
    Non si conoscono totalmente le conseguenze che l’uso di sostanze stupefacenti in gravidanza può avere sui feti, ma molti studi scientifici dimostrano che i bambini di madri che usano la cocaina durante la gravidanza nascono prima del tempo, sotto peso, con teste di circonferenza minore ed un volume più piccolo.
    È molto difficile stimare tutte le conseguenze dell'utilizzo di droga per le donne gravide ed è ancora più difficile determinare il pericolo specifico della sostanza in questione sul feto, perché generalmente, i tossicodipendenti usano più di una droga. Ci sono molti fattori che ostacolano la possibilità di determinare direttamente gli effetti dell'uso di cocaina durante il periodo di gestazione, come ad esempio la quantità e il numero di droghe che usa la madre, la mancanza di attenzione prenatale, l'abuso ed abbandono dei bambini dovuto allo stile di vita della madre, lo stato socioeconomico, la malnutrizione della madre, altri problemi di salute, e la possibilità di essere stato esposta a malattie a trasmissione sessuale. Gli esempi precedenti sono solo una dimostrazione di perché è tanto difficile determinare l'impatto diretto dell'uso prenatale della cocaina nelle madri ed i figli.
    Quali trattamenti efficaci sono disponibili per coloro che abusano di cocaina? top
    L'assuefazione ed abuso della cocaina è un problema molto complesso che porta a cambiamenti biologici nel cervello e colpisce anche gli aspetti sociali, familiari ed ambientali. Pertanto, il trattamento per la dipendenza alla cocaina è molto complicato e deve dirigersi ad una varietà di problemi. Come qualunque buon piano di trattamento, le strategie delle terapie per l'assuefazione alla cocaina devono prendere in considerazione gli aspetti psicologici, sociali e farmacologici dell'abuso della droga per il paziente.

    Approcci farmacologici

    Attualmente non esiste nessuna medicina specifica per trattare la dipendenza alla cocaina. Il NIDA sta procedendo ad identificare e sperimentare nuovi trattamenti Si stanno sperimentando nuove sostanze per determinare la sicurezza ed efficacia nel trattamento all'assuefazione da cocaina. Ad esempio studi clinici hanno dimostrato che il "disulfiram", una medicina che è usata già per combattere l'alcolismo, è utile per ridurre l'abuso della cocaina. Le droghe antidepressive offrono certi benefici cambiamenti emozionali che avvengono nel momento iniziale dell'astinenza da cocaina. Oltre ai problemi che esistono per trattare l'assuefazione, l'overdose della cocaina causa molte morti tutti gli anni, e si stanno sviluppando trattamenti medici per trattare le emergenze causate dall'abuso eccessivo di cocaina.

    Approccio comportamentale

    La terapia cognitivo-comportamentale costituisce un altro approccio. Questa terapia che consiste nella conoscenza del comportamento per affrontare il problema dell'assuefazione, è un programma a breve termine il cui scopo principale è aiutare i tossicodipendenti attraverso l'astensione da questa e altre sostanze. La base di questa teoria è che i processi di apprendimento svolgono un ruolo molto importante nello sviluppo e mantenimento dell'abuso e la dipendenza da cocaina. Questi stessi processi di apprendimento potrebbero aiutare le persone a diminuire l'uso della droga. Quest’orientamento aiuta i pazienti a riconoscere, evitare, e confrontare; cioè, a riconoscere le situazioni nelle quali è loro più propizio l'uso della cocaina, evitare queste situazioni quando sia possibile, e a imparare a gestire più efficientemente i problemi e comportamenti relazionati con l'uso della droga. Vale la pena considerare questa terapia poiché è compatibile con altri trattamenti che il paziente riceve, come ad esempio la farmacoterapia.
    Le comunità terapeutiche, o programmi residenziali per un periodo determinato da 6 a 12 mesi, offrono un'altra alternativa per quelle persone che hanno bisogno di un trattamento per la dipendenza da cocaina. Queste comunità terapeutiche sono molto efficaci, poiché hanno come obiettivo principale il reinserimento dell’individuo nella società ed includono programmi di riabilitazione secondo le attitudini ed altri servizi d’appoggio.
    Glossario top
    Anestetico: agente che causa insensibilità al dolore.
    Antidepressivo: farmaco che si usa per il trattamento di disordini depressivi.
    Assuefazione: Processo mediante il quale si giunge a far propria un'abitudine, una consuetudine o una farmacodipendenza. Si possono distinguere le assuefazioni da adattamento e le assuefazioni da comportamento. In tossicologia si intende quel fenomeno per il quale per mantenere uguali effetti di una sosotanza si è costretti ad aumentare la dose assunta (vedi anche tolleranza).
    Coca: pianta "Eritroxilon", della quale si ottiene la cocaina. Si riferisce anche alle foglie di questa pianta.
    crack: il nome abbreviato che è dato alla forma di cocaina che si fuma.
    Craving: Un forte e spesso incontrollabile desiderio di droga
    Dipendenza fisica: Condizione secondaria all'uso cronico di una sostanza che si manifesta con un bisogno fisico e psichico di assumere una determinata sostanza, accompagnato spesso da sindrome di astinenza successiva alla sospensione dell'uso, craving di vario tipo ed intensità in base alla sostanza d'abuso ed alle caratteristiche neuropsichche dell'individuo.. Condizione secondaria all'uso cronico di una sostanza che si manifesta con un bisogno fisico e psichico di assumere una determinata sostanza, accompagnato spesso da sindrome di astinenza successiva alla sospensione dell'uso, craving di vario tipo ed intensità in base alla sostanza d'abuso ed alle caratteristiche neuropsichche dell'individuo.
    Dopamina: neurotrasmettitore presente nelle regioni del cervello che regolano il movimento, l'emozione, la motivazione e le sensazioni di piacere.
    Neurone: cellula nervosa del cervello.
    Rush: sensazione di piacere immediato che si prova subito dopo avere assunto determinate sostanze.
    Sindrome di astinenza o riorganizzazione:Varietà di sintomi che si verificano dopo la riduzione o l'eliminazione dell'uso di droga.
    Tolleranza: Condizione nella quale elevate dosi di droga sono richieste per produrre gli stessi efferri sperimentati inizialmente; spesso porta ad una dipendenza psicologica.
    Tossicodipendente a droghe multiple ("polydrug user"): Individuo che usa più di una sostanza.
    Vertigine: in medicina, sensazione di squilibrio per la quale pare che il nostro corpo giri su se stesso o oscilli oppure che ruotino o oscillino le cose intorno a noi; è prodotta da varie cause, che possono interessare organi diversi (il sistema nervoso centrale, l'orecchio interno) com. spec. nel pl., giramento di testa; capogiro dovuto per lo più a paura del vuoto
    Bibliografia top
    Gold, Mark S. Cocaine, and “crack”,: Clinical Aspects (181-198), Substance Abusi: A Comprehensive Textbook, Third Edition, Lowinson, ed. Baltimora, MD: Williams & Wilkins, 1997.

    Harvey, John A. e Kosofsky, Barry, eds. Cocaine: Effects on the Developing Brain. Annals of the New York Academy of Sciences, Volume 846, 1998.

    National Institute on Drug Abuse. Epidemiologic Trends in Drug Abusi: Vol. 1. Highlights and Executive Summary of the Community Epidemiology Work Group. NIH Pub. No. 98-4207. Washington, D.C.: Supt. of Docs, U.S. Govt. Print. Off, 1997.

    National Institute on Drug Abuse. NIDA Infofax, “crack” and Cocaine, 1998.

    National Institute on Drug Abuse. National Survey Results on Drug Use from the Monitoring the Future Survey, 1998.

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    Snyder, Solomon H. Drugs and the Brain (122-130). New York: Scientific American Library, 1996.

    Substance Abuse and Mentale Health Services Administration. Preliminary Results from the 1997 National Household Survey on Drug Abusi. SAMHSA, 1998
     
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